TRAGICOMMEDIA DELLA PARTENZA (ovvero di
quando una seminarcolettica deve mettersi in marcia all’alba)
In compagnia della mia amica del
cuore, Ansia, mi sveglio alle 2.30
nonostante la sveglia sia puntata alle 4 e di convincere il mio cervello che
un'ora e mezza in più di sonno sarebbe utile non c'è chiaramente più
verso.
Per fortuna alla fine ci pensa Mr. Sminchio a farmi svegliare del
tutto producendosi in quel suono tanto noto a tutti i possessori di gatti: burp
burp burp, splat...
Cominciare il tour raccogliendo
vomito di gatto non è esattamente di buon auspicio. #benemanonbenissimo
Ma il dramma vero si deve ancora
consumare: le 4.30 del mattino pare essere un orario perfetto per i lavori
autostradali. Due caselli chiusi (CHIUSI, CAZZO!) e quando il tassista comincia
a imboccare per la terza volta la stessa rotonda perché non sa più che pesci
pigliare e, guardandomi attorno, mi accorgo di essere nel parcheggio di una
Conad, comincio a sospettare di avere un problema.
Sospetto che diventa certezza quando
con sguardo smarrito (e anche un po' terrorizzato) il dead taxi driver walking mi dice: “Mi perdoni, ma credo si sia
impallato il navigatore..."
CHECOSACAZZOMISTAIDICENDO????
Giuro che mi viene da vomitare...
Con una voce non esattamente
rassicurante gli chiedo di accostare. Penso abbia la sensazione che io voglia
ucciderlo lasciando che i lupi brianzoli si occupino dei suoi resti (pensiero
che, in effetti, ho preso in considerazione). In realtà scendo, respiro e, con
il perfetto approccio zen tanto sbandierato dal mio cantante, apro Google Maps.
Dopodiché risalgo in taxi travestita da navigatore e in meno di 10 minuti siamo
in autostrada. Sfrecciando vedo un magazzino con una gigantesca insegna B3 e
comincio a credere che forse ce la farò (superfluo dire che avevo già cercato voli alternativi facendo pronostici sulla velocità e il costo del trasporto Orio-Linate-Malpensa e buttando tutto in un comodo foglio di Numbers perché Excel non funziona sull’iPhone...).
“Nulla può intralciarmi a questo
punto”, penso dirigendomi con un piglio da ninjia scafato verso i controlli di
sicurezza.
E INVECE... la fila è lunghissima e io finisco dietro a due ragazzi che stanno mangiando pasta con panna e funghi alle 5.30 del mattino scatenandomi una voglia istantanea di Plasil. Un essere umano razionale e normale avrebbe mollato il colpo per molto meno, credetemi!
E INVECE... la fila è lunghissima e io finisco dietro a due ragazzi che stanno mangiando pasta con panna e funghi alle 5.30 del mattino scatenandomi una voglia istantanea di Plasil. Un essere umano razionale e normale avrebbe mollato il colpo per molto meno, credetemi!
Dopo aver rivolto un appello al
Signore perché faccia in modo che il genere umano riesca a ritrovare un buon
rapporto con acqua e sapone, finalmente mi imbarco e, stremata, mi addormento
di schianto. Molto bene!
Purtroppo alle 7.45 si verifica un
increscioso incidente: tutti i passeggeri vengono svegliati a suon di B3 perché
ti sei dimenticata di disattivare la sveglia giornaliera! Sento che il mood #figuredimerda si è attivato prima del
previsto…
L’aeroporto di Copenaghen costringe a
lunghe camminate per cui il piccolo Starbucks è un eccelso miraggio, soprattutto
lo è il suo MUFFIN TRIPLE CHOCOLATE e il suo CHAI TEA LATTE.
Ok, abbiamo qualche problema con il
nome ma nulla cui la carineria (e gli occhioni blu) del ragazzo al bancone non
possa rimediare e io comincio a capire che cos’ha di bello la Scandinavia!
Ora non mi resta che affrontare le 4 ore e mezza di tragitto in autobus per arrivare alla famigerata
Aarhus (che non si dica che i fan dei Placebo si fanno spaventare dalla scelta
di una venue collocata ai confini della realtà conosciuta)…
Questa è la parte che temo di più, abituata come sono a
frequentare quotidianamente quella sfacciata azienda di trasporti
amichevolmente denominata TreMerd, nomignolo che fa ben capire l’eccelsa
qualità dei suoi servizi.
E invece con sgomento scopro che gli autobus scandinavi
sono, be’, giusti per il trasporti di umani! Ci sono sedili spaziosi e puliti
(O.O), prese per farti caricare telefoni, computer e soppongo anche un
aspirapolvere se fosse necessario, bagni immacolati (O.O, O.O, O.O), annunci di
servizio non urlati e comprensibili e soprattutto un Wi-Fi GRATIS e più STABILE di quello di casa mia. Forse posso
cominciare a rilassarmi e a questo punto non vedo l’ora di vedere come sarà
questa strabenedettaAarhus!
PS: il tempo regge per ora e il panorama è bellissimo #freddomanonfreddissimo
#besttocome
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