FIRENZEROCKS 16-06-2022
Firenze, patria del Rinascimento e della genialità, culla dell’arte e della letteratura e sede indiscussa del girone infernale che il Sommo Poeta ha riservato ai fan dei Placebo, ubicato esattamente all’ippodromo del Visarno.
Ma del resto da una trasferta per un concerto fissato di venerdì 17, sul treno numero 17, in una giornata di sciopero nazionale dei mezzi, ci si può aspettare qualcosa di meno dell’ottava piaga biblica?
L’evoluzione meteo forentina è stata la seguente:
Ore 13.25: il sole picchia talmente forte che l’orizzonte appare sfuocato come nel più classico dei western. Mi aspetto da un momento all’altro di vedere balle di fieno attraversare l’arena. In un momento di delirio che precede lo svenimento immagino Brian a cavallo con un cappello da cow-boy (che con quei baffi ci starebbe pure bene) che ci sfreccia vicino facendo defecare il suo destriero e dando così all’ambiente quella nota selvatica che mancava.
Ore 13.40: usiamo il fiato che ci resta per gonfiare dei cuscinetti in modo da essere composte anche nel momento di un’eventuale dipartita. La transenna brucia come ferro rovente: siamo passate alla fase marchiatura del bestiame.
Ore 13.43: pur di non stare immobili sotto al sole, decidiamo di procurarci del cibo e dei liquidi. Lasciamo una vedetta e ci dirigiamo ai luoghi di ristoro proprio mentre un lampo squarcia il cielo e un tuono ci delizia le orecchie come fosse la campana del paradiso.
Ore 13.50: cadono le prime gocce.
Ehi, piove
Ehi, il Signore ci ha ascoltare
Ehi, che bella l’acqua
Ehi, ma quest’acqua punge ed è marrone
Ehi, ma non è acqua. È fango.
Ehi, questa è opera di Brian!
Fango. Ha piovuto fango per un’ora.
Stringendo tra le braccia i nostri panini come fossero neonati indifesi, siamo tornate verso la transenna per scoprire che la nostra vedetta era ridotta a una specie di ammasso di terra a stento respirante!
Perché non ha semplicemente piovuto: ha diluviato fango.
E tu, inerme, fradicia e senza alcuna possibilità di ripararti, cosa puoi fare in una situazione del genere, senza nessun riparo? Mangi! Perché in fondo il cibo è sempre una consolazione anche se il prosciutto sa un po’ di terriccio.
Ore 14.45: spunta il sole.
Ehi, che bello così ci asciughiamo!
Ehi, ma il fango nei capelli avrà qualche proprietà?
Ehi, ma non farà un po’ troppo caldo?
Ehi, vado a cambiare 50 euro in token così prendo almeno 4 bottigliette di acqua!
Ehi, ci sono i ghiaccioli. O è un miraggio?
Ehi, mi sembra di cominciare a puzzare di bruciato.
Ehi, forse sto per svenire.
Fino alle 19.30 il sole non è MAI calato. Non una tregua, non una gioia, non una nuvola. Ma in compenso un sacco di gente in più!
I placebo suonano alle 19.30. Ci arriveremo vive? Alle 19.30 ci siamo arrivate ma nulla, NULLA, ci poteva preparare a quello che ci aspettava: MOLKO SALE SUL PALCO IN CANOTTA. Tanta pelle (se si escludono le braghette del 2015 e del 2017) non si vedeva dal 2009!
E che pelle: liscia e candida, mica ustionata e fluorescente come la mia dopo 5 ore di sole a tutta gallara!
ELLAMADONNA (scusate)
Ehi, ma indossa una gonna
Ehi, no è un vestitino
Ehi, no ma è uno scusalin (grembiule da cucina per i non piemontesi)
Naaa quella è una canotta di Stef, con il gilet del 2002, jeggins Calzedonia 2015/2016 e doposcì Adidas. Completano l’outfit: occhiale semiserio collezione Plastica&Brutture 2022 e una patch ben ancorata alla testa.
Ehi, ma è divino!
Sul concerto poche parole perché tanto si sa già tutto.
Voce ottima, acustica un po’ gne gne ma nulla che possa anche lontanamente ricordare il disastro primaverile.
Umore: presi benissimo. Tradotto: sospiri, gemiti, parole strascicate, ansimi e ansiti (egualmente distribuiti), un sacco di sorrisoni e tanta bella energia.
Ritorna One of a Kind e persiste TMF che, sorpresa, piace ai non fan.
Bionic la conoscevamo in 10 ma è stata eccellente.
Si segnalano due ritorni importanti: Billy e Brandon. Quest’ultimo fondamentale nel dare la giusta quantità di filo al cantantino che altrimenti ci finiva dritto dritto giù dalla passerella!
Alle ultime note di RUTH (che dopo la bella pensata di usarla in Stranger Things lascerà la scaletta nel 2000mai) molliamo la transenna.
Un tizio dall’area vip mi chiede perché: “Sono già sazia d’amore per questa sera…”
Tutto bello, infernalmente bellissimo. Sono stanca, bruciata e con i capelli pieni di terra. Lo rifarei? Mille volte, a occhi chiusi.
Lasciatemi spendere poche righe per 4 consigli utili:
• Ragazzi, lavatevi. Cazzo, LAVATEVI! Se proprio volete stare sotto al sole per 3 giorni compratevi un cavolo di bidone di salviette umidificate, nei bagni ci sono i lavandini, buttatevi addosso una bottiglietta di acqua (al limite della birra che forse costa meno). Qualsiasi cosa ma fatelo. Già fa caldo, già piove, già il disagio è alto: anche la puzza di carogna no!
• Qualcuno mi spieghi il vantaggio dei token per favore. Perché io non lo vedo. Minimo devi cambiare 10 euro, ma se vuoi prendere due bottigliette di acqua e un panino non ti bastano. Ma altri 10 magari sono troppi. Il senso? A parte il furto legalizzato naturalmente!
• Quando andate a un concerto in cui la band principale è un’altra, portatevi del collutorio perché dovrete urlare il triplo per sostenere i vostri amati. O volete forse che si sentano trascurati?
• Se dovete affrontate una cosa come il FirenzeRocks, assicuratevi di essere in buona compagnia perché è fondamentale stare con qualcuno che condivide il vostro stesso disagio, che sia gentile e disponibile e con cui sia un piacere trascorre del tempo senza annoiarsi: grazie alle mie cuoricine romane!
Ah sì, ho visto anche i Muse. Bravini, potrebbero sfondare!
Prossima tappa? SORPRESA!
Vi ricordo sempre che il nostro bravissimo disegnatore si chiama Patrizio Genna (lo trovate anche su Instagram, guardate che cose belle che fa: petroks_art) e che tra poche settimane inizierà anche una collaborazione super figa con Deicuoristudio_playlist (andate a vedere la sua pagina Instagram perché sta creando qualcosa di meraviglioso e molto placebico)!
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