MILANO - 15 NOVEMBRE 2016 

MILANO ESPLODE DI AMORE! (ovvero di quando sei in tribuna e per la perdita del parterre hai vomitato l’indicibile e hai fatto anche vomitare il gatto…)

Cos’è successo ieri a Milano? Niente. I PLACEBO HANNO TIRATO Giù IL FORUM… Ecco…



Tappa numero 20 per il ventennale dei Placebo e io, che con la matematica ho sempre avuto un rapporto conflittuale, capisco troppo tardi di aver toppato in pieno scegliendo la data di Milano per “godermi lo show!”

Oddio, non fraintendetemi, non è andata male eh: posto splendido, visione perfetta, un maxischermo di fianco. Ma niente al mondo, credetemi, niente può competere con il fatto di essere sotto al palco e guardarlo dritto in faccia.

Sul concerto di Milano è stato già detto di tutto e di più: band in perfetta forma, lui ammaliante come un serpente a sonagli, pubblico in estasi. E come abbiamo potuto farne a meno? (ah io non ne ho certo fatto a meno…)

Quindi tante foto (grazie maxischermi) e qualche aneddoto.

Per la prima volta arrivo a un concerto con tutta la calma del mondo. Anzi, arrivo pure quasi in ritardo complici un punch al rum, mezzo chilo di Bretzel morbido morbido, chiacchiere a profusione, un lettore di codici non funzionante, una macchinetta per i biglietti in metropolitana lenta più di una lumaca paralitica, l’uscita sbagliata ad Assago, mancava solo un’invasione aliena e poi il quadro era decisamente completo.

Nel frattempo dall’interno del Forum arrivano immagini confuse di Gong sul palco. Io penso che Brian abbia avuto un’idea geniale e voglia farci vedere come funzionano queste benedette campane tibetane con una dimostrazione pratica. Mi parte la brocca in tempo zero e mi immagino già il mio cantante seminudo sul palco che spiega i benefici dei trattamenti con cui sta sfrangiando le palle da due giorni!
Chiaramente non è così… Appena arrivo mi accorgo che il gruppo di supporto non è quello che avevo sentito a Praga settimana scorsa. Mentre distribuiamo foglietti per il flash mob le ragazze dietro di noi spiegano che Brian ha detto (e già lì ho un mancamento… come Brian ha detto? E io dov’ero? Persa nel prato del Forum forse!) che i “Joy qualcosa” non sono mai arrivati (credetemi, non è una tragedia eh. Cioè spero stiano bene, chiaramente. Ma non sono addolorate per la perdita!) Al suo posto si esibisce Walter Zanca suonando i gong. Ora, qualcuno potrà anche pensare che un pre concerto rock non sia la location adatta a una performance di questo tipo. E invece no! Voi non avete idea di quanto possa essere utile una dose di relax prima di affrontare uno show dei Placebo attuali. Io lo so bene… E sono certa che gli effetti sono arrivati (forse non proprio a tutti…) perché stasera si respirava solo tanta positività, tanta allegria, tanto ammmmmmore!



Dopo aver dato prova di equilibrismo scendendo gli impervi scalini del Forum con in mano due birre, un portafoglio e il biglietto, parlando contemporaneamente al telefono con QUALCUNO che era finito a Malpensa per sbaglio e dribblando un molestatore a caso, si prosegue con una celebrazione di Leonard Cohen (RIP maestro L) e poi via che si parte…
I nostri sono carichi come molle, Stef sfoggia uno scoiattolo in gran spolvero che non si muoverebbe nemmeno sotto le cannonate e una bellissima cravatta con un cuore in paillettes rosse. La tentazione di lanciarmi in parterre non è nemmeno malcelata.



La gente si sgola come se dalle parole di JS dipendesse la vita stessa e tu, che stai facendo esattamente la stessa cosa, provi un forte moto di orgoglio. Ti guardi intorno, il Forum è pieno, un mare di persone che si muovono all’unisono sulle stesse note e sulla stessa passione. Tutto questo, che sta succedendo proprio a casa tua, ha il potere, più di qualsiasi occhiata assassina di Molko, di farti scendere una lacrimuccia di commozione. Finalmente alzi gli occhi e da quel momento cominci davvero a goderti il concerto.



Certo davanti a noi c’è una squadriglia della SS travestita da fan che non muove un muscolo, come massima espressione di gioia muove un sopracciglio e nei momenti di estasi batte le mani. Ma con compostezza. Guai ad alzarsi, ballare o muoversi troppo! Per fortuna li ho davanti perché, come disse il Brian impagliato a Verona, non si può fare rock da seduti!





Verso le 21,20 arriva il momento della LEZIONE DI SCIENZE ED ECOLOGIA CON BRIAN MOLKO. Superluna (“Ma voi ce l’avete piccola” O.O) e influenza sulle maree, composizione acquosa del corpo umano, non sprecate l’acqua, l’apocalisse è vicina, moriremo tutti e sarà colpa nostra: eccheccazzo viva l’ottimismo! Però ha ragione: da domani solo acqua piovana per lavare il cavolfiore (così poi muoio per altri motivi ma di certo non ho fatto sprechi!)




A parte Verona, che però è stata un po’ atipica come location, questo è il mio primo concerto dei Placebo in Italia.  Ero scettica, lo ammetto. I racconti non mi facevano presagire nulla di nuovo. Ma che questo non fosse un tour come gli altri invece lo sapevo da un pezzo. Il mix è stato un BOMBA!




Lui dà il cento per cento ma anche il pubblico non si risparmia di certo. Erano anni che aspettavano un band così in forma. Erano anni che li seguivano solo per amore incondizionato ma la soddisfazione di vederli felici, soddisfatti e allegri sul palco non c’era più. Tutta quaesta magia ieri sera è tornata con grande forza. E da cosa dipenda io non lo so. Non lo voglio nemmeno sapere. Egoisticamente voglio solo che duri a lungo.



Note di colore: “Cosa si fa durante una festa di compleanno? Be’ alcuni fanno sesso!” Bravo Brian, siamo sulla strada giusta!
La ravanata su DEVIL non è più a doppia mandata ma addirittura a tripla. Per fortuna ho già il biglietto per l’ultimo show perché sono proprio curiosa di vedere come va a finire!
LOTF: qui siamo alla frutta. Giuro che se venisse a dirmi “I apologize” con quella faccia da schiaffi, gli perdonerei tutto. Ma tuttotuttotutto.


Questione faretti: ora, va bene saltare sulle casse, ma stai attento quando scendi che le dita dei piedi non sono infinite. Ci pianta uno scivolone che finisce quasi lungo e disteso in mezzo al palco…
Questione TBE: la schiena Brian, la schiena! Va bene che hai fatto bagni di gong per due giorni ma ci vuole un attimo a farsi venire un attacco di sciatica e mandare all’aria il tour! Stef che gli si avvicina come volesse chiedergli se era tutto ok, vale più di mille parole!






Alla fine si godono anche il loro bagno di folla, su dalla transenna e giù dalla transenna (ho già detto che voglio fare il reggichiappe di Molko da grande vero?). Insomma quello che prima si teneva lontano dai fan come fossero appestati, adesso si fa fatica a portarlo via. E io lo amo tantissimo così eh… però cosa cacchio ci faccio in tribuna????? Adesso sì che mi viene da piangere!







Però stasera Stef&Brian erano bellissimi, non posso fare a meno di guardarli con gli occhi dell’amore: quando sono usciti abbracciati se si è sentito un tonfo era il mio cuore che precipitava a terra <3




E poi finisce.
E qui comincia il delirio.

Un post gig a casa tua è sempre insuperabile: quegli abbracci che ti stritolano, quei volti che non vedi da mesi, quelli che non ti aspetti nemmeno di vedere. Quel parlarsi addosso concitato e “drogato”. Sì perché siamo tutti “drogati”: di musica, di parole, di Molko. Ed è bellissimo. E anche se dura un attimo perché la metro non aspetta nessuno, porterai nel tuo cuore ogni singolo sorriso, ogni più piccolo gesto, ogni foglietto, ogni “ci sentiamo domani”, ogni “ci vediamo a Dublino”. Torni a casa guidando una nuvoletta rosa e naturalmente non chiudi occhio nemmeno a piangere. E non importa se hai un treno da prendere e li rivedi tra poche ore: MILANO NON SI BATTE!





See you in Zurich guys!

PS: io oggi amo tutti, ma se vedo ancora un post in bacheca con scritto HO TOCCATO BRIAN MOLKO, mi ingoio il telefono, mi metto in un angolo a piangere e mi avrete sulla coscienza per sempre. Ecco...

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